Il Libano nella morsa del regime securitario libano-iraniano

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Il Likaa di Sayedat el-jabal ha tenuto la sua riunione settimanale e ha emesso il seguente comunicato:

Il silenzio dei deputati della nazione riguardo le minacce di Hezbollah contro il giudice istruttore incaricato dell’indagine sul l’esplosione del porto di Beirut e della metà della capitale del Libano e’ orribile quanto l’esplosione stessa. Mentre membri del Senato Usa denunciano la sospensione dell’indagine e accusano Hezbollah di sabotare l’inchiesta i nostri rappresentanti osservavano un silenzio assordente. Vostra silenzio e’ scandaloso e prima o poi ne sarete tenuti responsabili. Il vostro comportamento conferma il vostro attaccamento a degli interessi propri e/o la vostra incapacità di compiere il ruolo per il quale siete stati eletti. Il vostro dovere e’ di agire insieme al potere esecutivo per difendere il potere giudiziario e la libertà e l’indipendenza del giudice. Le vittime e i feriti e le loro famiglie reclamano giustizia e verità.

Intanto, la direzione della sicurezza generale vieta la presentazione di uno spettacolo teatrale a Beirut capitale delle libertà perché critica il presidente della repubblica Michel Aoun e la classe politica. Un fatto grave che si aggiunge ad una decina di altri e trascina il Libano nella morsa del sistema securitario Libano-iraniano pianificato da Hezbollah.

Il Likaa sottolinea ancora una volta l’importanza dell’unità di tutti i libanesi per liberare il paese dall’occupazione iraniana, che dovrebbe iniziare con le dimissioni del presidente della repubblica il quale ha giurato sulla costituzione di rispettare la sovranità del Libano.

Attaccare il presidente senza denunciare l’occupazione iraniana e’ un errore, e opporsi alla occupazione iraniana e difendere il presidente e’ ugualmente un grave errore.

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